Riprendiamo sul nostro sito l'editoriale di santalessandro.org scritto da Giovanni Cominelli. 

Secondo la Fondazione Bruno Visentin, in base ai dati Istat del febbraio 2021, il tasso di occupazione tra i 15-25enni è diminuito di 14,7 punti percentuali in un anno, mentre i 25-34enni hanno perso complessivamente 258 mila posti di lavoro dal febbraio scorso (-6,4%) su un totale di 945 mila. Secondo Eurostat, nella fascia di età tra 20-34 anni, l’Italia è il Paese con il più alto numero di NEET - Not in Education, Employment or Training- dell’Unione europea, il 27,8 per cento contro una media Ue del 16,4 per cento. Insomma: il Covid non li ha fatti morire, ma li ha tagliati fuori.
Ora, il PNRR si propone di intervenire su questa condizione giovanile attraverso le politiche trasversali previste dalle varie Missioni. Con un’avvertenza: i miliardi del PNRR che pioveranno dall’elicottero europeo sulle generazioni attuali, dovranno poi essere restituiti dai giovani di oggi, nel frattempo diventati più adulti.

Intanto la ricerca recentemente condotta da SWG per conto di Hub Italian Tech e di altri sonda la loro tavola dei valori, all’uscita dal tempo della pandemia. Il succo è che i giovani continuano a sognare e persino a voler partecipare alle vicende del mondo, senza però.... 

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