LNews-LOMBARDIA, TEATRO. CAPPELLINI E APREA: NO SCUOLE A LEZIONE DI GENDER

"SCUOLE LOMBARDE NON DIVENTINO CENTRI DI INDOTTRINAMENTO"

(Lnews - Milano, 20 gen) "Siamo molto preoccupate dalla diffusione di spettacoli teatrali destinati anche agli alunni delle scuole lombarde che trattano temi delicati come la
sessualità, promuovendo di fatto campagne ideologiche sulla pelle dei bambini". Lo dichiarano fermamente gli assessori alle Culture, Identità e Autonomie, e Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Cristina Cappellini e Valentina Aprea.
FAMIGLIE E SCUOLE LOMBARDE NON ADERISCANO A QUESTE INIZIATIVE -
"Chiediamo alle famiglie e alle scuole lombarde - hanno continuato gli assessori - di non aderire ad iniziative che mirano ad inculcare nelle menti dei bambini l'idea che la
propria sessualità sia fluida, che l'utero in affitto sia un diritto e non un abominio e che ogni rapporto affettivo possa essere definito famiglia".
OGNI PROGETTO TEATRALE ABBIA IL CONSENSO DEI GENITORI
"Scriveremo all'Ufficio Scolastico Regionale - anticipano Cappellini e Aprea - per chiedere in primis che ogni progetto teatrale o, più in generale culturale, offerto agli alunni
minorenni sia preventivamente oggetto di adeguata informazione e di consenso da parte dei genitori. Dallo spettacolo teatrale 'Fa'afafine', oggetto di forti polemiche nei giorni scorsi, ad altri spettacoli che vengono via via proposti nei teatri italiani e destinati anche alle scolaresche, l'elenco è destinato ad allungarsi".
NO INDOTTRINAMENTO IDEOLOGICO -
"Non possiamo accettare che le scuole lombarde - hanno concluso gli assessori Cappellini e Aprea - diventino centri di indottrinamento ideologico e di processi di sessualizzazione precoce a danno dei bambini". (Lnews)

 

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